Analisi Lingue

Pronomi riflessivi e reciproci in italiano

Introduzione

I pronomi riflessivi ed i pronomi reciproci sono una sottocategoria dei pronomi personali complemento. Essi si usano principalmente quando, con i verbi transitivi, c'è corrispondenza tra soggetto ed uno dei complementi della frase, il verbo è allora detto riflessivo.

I pronomi riflessivi

I pronomi riflessivi corrispondono grosso modo ai pronomi personali complemento atoni non riflessivi e, allo stesso modo, si suddividono in tonici e atoni. L' unica differenza sta nelle terze persone, singolari e plurali.

I pronomi riflessivi
PersonaPronome tonicoPronome atono
1ª singolarememi
2ª singolareteti
3ª singolaresi
1ª pluralenoici
2ª pluralevoivi
3ª pluralesi

I pronomi riflessivi sono impiegati quando c'è corrispondenza esatta tra soggetto ed uno dei complementi. Ad esempio:

  • Mi guardo allo specchio.
  • Hai preso la sedia solamente per te.

Nel primo esempio il soggetto sottointeso è "io" e sempre "io" è l'oggetto dell'azione. Nel secondo esempio il soggetto sottointeso è "tu" e "tu" è il complemento di fine.

In caso il soggetto sia di numero plurale, le azioni ricadono ognuna sullo stesso agente che ha eseguito l'azione:

  • Ci guardiamo allo specchio.
  • Avete preso le sedie solamente per voi.

In questo caso, ognuno guarda sé stesso allo specchio, ed ognuno ha preso una sedia per sé.

Pronomi riflessivi tonici

I pronomi riflessivi tonici possono essere impiegati solo in funzione di complemento. A differenza dei pronomi atoni può trattarsi di un qualsiasi complemento, come ad esempio il complemento di specificazione o di moto da luogo:

  • Ho paura di me stesso.
  • Vuoi iniziare da te?
  • Pensa solamente a sé.

In caso di complemento oggetto o di termine, si usa il pronome tonico piuttosto che quello atono per enfatizzare il complemento in questione, in particolare se ci sono delle comparazioni:

  • Avete fatto del danno a voi, non a noi.
  • A me ho preso l'acqua frizzante, mentre a te quella naturale.

Quando usato come complemento di termine, se il complemento oggetto implica possesso inalienabile o quasi , l'uso del pronome atono risulta parecchio forzato, utile solamente per le spiegazioni di grammatica o per risolvere fraintendimenti:

  • Mario si è tolto la camicia.
  • Mario ha tolto la camicia a sé stesso.

Molto spesso si aggiunge la parola "stesso", o al plurale "stessi" per enfatizzare il pronome:

  • Devono proteggere sé stessi.
  • Devi chiedere a te stesso che intenzioni hai per il tuo futuro.

In contesti informali, il pronome riflessivo "" può essere sostituito dal rispettivo pronome personale complemento tonico:

  • Giulia ha preso la borsa con sé/ con lei.
  • Hanno parlato tutto il tempo di sé stessi/ di loro.

Si noti come in questi casi l'uso del pronome personale complemento possa comportare delle ambiguità.

Pronomi riflessivi atoni

I pronomi riflessivi atoni hanno tre funzioni principali, possono essere usati come complemento oggetto o complemento di termine, come particella pronominale oppure con significato affettivo-enfatizzante.

I pronomi riflessivi atoni, se usati come complemento, possono avere funzione di:

Funzioni dei pronomi riflessivi atoni
FunzioneEsempi
complemento oggettoMi lavo.
Spostati.
Giacomo si alza.
complemento di termineMi lavo le mani.
Spostati i capelli dalla fronte.
Giacomo si alza le maniche.

Come si può dedurre dagli esempi soprastanti, il pronome riflessivo ha funzione di complemento di termine se è presente un complemento oggetto, altrimenti è essso stesso il complemento oggetto.

Da non confondere i pronomi riflessivi con le particelle pronominali.

I pronomi reciproci

I pronomi reciproci sono quei pronomi, sempre plurali, che indicano reciprocità nell'azione compiuta tra i vari agenti, dove l'agente A compie l'azione sull'agente B e viceversa (possono esserci più agenti):

  • I due amici si salutano.
  • Perché dobbiamo guardarci?

A volte, come nel secondo esempio, il pronome può risultare ambiguo e può essere inteso sia come riflessivo sia come reciproco. In tali casi, se si vuole specificare la riflessività dell'azione si può usare il corrispettivo pronome tonico insieme a "stessi", mentre, in caso si voglia specificare la reciprocità dell'azione, si usa allora la locuzione "l'un l'altro":

  • I due amici si salutano l'un l'altro.
  • Perché dobbiamo guardare noi stessi?