I pronomi personali in italiano
Introduzione
I pronomi personali vengono impiegati in modo da evitare ripetizioni nell'ambito discorsivo. L' uso dei pronomi richiede sempre che sia noto il soggetto o l'oggetto sostituito dal pronome.
Per i pronomi personali allocutivi vedere "I pronomi allocutivi in italiano".
I pronomi personali soggetto
I pronomi personali soggetto vengono impiegati in sostituzione del soggetto. Nella tabella che segue troverete i pronomi personali in uso nell'italiano contemporaneo.
Persona | Pronome |
---|---|
1ª singolare | io |
2ª singolare | tu |
te | |
3ª singolare maschile | egli |
lui | |
esso | |
3ª singolare femminile | lei |
essa | |
1ª plurale | noi |
2ª plurale | voi |
3ª plurale | loro |
3ª plurale maschile | essi |
3ª plurale femminile | esse |
Tranne che per le terze persone, singolari e plurali, i pronomi personali sono invariabili per genere:
- Marta, tu ci vai a cena con loro?
- Luca, tu ci vai a cena con loro?
Per quanto riguarda la seconda persona singolare, tranne che in alcuni casi grammaticali, la forma "te" è usata solamente in contesti informali. Nell' italiano standard, si usa "te" quando ci sono più soggetti in sequenza e quello di seconda persona singolare non è in prima posizione:
- Ci andiamo solamente io e te.
- Lei, Francesco e te finirete il lavoro.
In caso il pronome di seconda persona singolare sia in prima posizione, si usa allora "tu":
- Ci andiamo solamente tu ed io.
- Finirete il lavoro tu, lei e Francesco.
I pronomi "esso", "essa" ed i relativi plurali generalmente non sostituiscono nomi propri di persona. Sono usati perlopiù in riferimento a cose. Al loro posto generalmente si preferisce usare un sinonimo del soggetto in questione.
Il pronome "egli" viene utilizzato solo in contesti molto formali, perlopiù nello scritto.
Sia "esso" ("essa", ecc..) che "egli" creano un certo senso di dissociazione tra l'interlocutore ed il soggetto.
Omissione del pronome personale soggetto
Nella maggior parte dei casi, in italiano il pronome personale soggetto è omesso dalla frase, in quanto il verbo fornisce abbastanza informazioni riguardo il soggetto:
- Dove siete andati?
- Cosa stanno facendo?
In entrambi i casi, il soggetto implicito della frase è chiaro, "siete" indica la seconda persona plurale, quindi ci si riferisce a "voi", e lo stesso vale per il secondo esempio, dove "stanno" implica una terza persona plurale, ovvero "loro".
Si include il pronome quando:
Regola | Esempi |
---|---|
bisogna chiarire il soggetto | Vuole che faccia qualcosa. (io, tu, lui?) |
Voule che io faccia qualcosa. | |
si vuole enfatizzare il soggetto | Ci devi andare tu a fare spesa. |
Io stesso l'ho chiamato al telefono. | |
si fa una comparazione tra soggetti diversi: | Io vado a casa, lei va a cena con le amiche. |
Noi ci impegneremo, però voi dovere mettere il vostro. | |
il soggetto è accompagnato da un numerale | Voi due non mi dovete parlare più! |
Noi quattro andiamo a mangiare una pizza, venite? |
I pronomi personali complemento
I pronomi personali complemento vengono impiegati in sostituzione di un complemento, diretto o indiretto. Per i pronomi riflessivi e reciproci si veda "Pronomi riflessivi e reciproci in italiano". A seguire la tabella dei pronomi personali complemento suddivisi per funzione.
Persona | Pronome tonico | Pronome atono | |||
---|---|---|---|---|---|
Compl. oggetto | Compl. di termine | ||||
1ª singolare | me | mi | |||
2ª singolare | te | ti | |||
3ª singolare maschile | lui | lo | gli | ||
esso | |||||
3ª singolare femminile | lei | la | le | ||
essa | gli | ||||
1ª plurale | noi | ci | |||
2ª plurale | voi | vi | |||
3ª plurale maschile | loro | essi | li | gli | loro |
3ª plurale femminile | esse | le |
Per quanto riguarda i pronomi atoni, in contesti informali sono ammesse le forme "me", "te", "ce" e "ve". Inoltre, in centro Italia è ampiamente diffuso il pronome atono "je" come sostituto di "gli", per tutte le terze persone, maschili e femminili, singolari e plurali.
Il pronome semiatono "loro" (semiatono in quanto è bisillabico) sta cadendo in disuso, in favore di "gli".
Così come per i pronomi personali soggetto, i pronomi personali complemento tonici "esso", "essa", "essi" es "esse" sono poco utilizzati, perlopiù in contesti formali scritti. In tali casi è preferibile ripetere il complemento, magari con un sinonimo.
In contesti formali si preferisce evitare l'uso del pronome atono "gli" per la terza persona singolare femminile, mentre per le terze persone plurali lo si evita solo in contesti estremamente formali.
Formale | Informale |
---|---|
Chiedile cosa vuole per cena. | Chiedigli cosa vuole per cena. |
Dite loro che possono entrare. | Ditegli che possono entrare. |
Uso dei pronomi personali complemento
I pronomi atoni possono essere impiegati in sostituzione di un qualsiasi complemento oggetto o di termine. Fanno eccezione i pronomi "lo", "la" ed i rispettivi plurali "li" e "le", i quali possono avere solamente la funzione di complemento oggetto, e "le" (singolare) e "gli", i quali possono fungere solamente da complemento di termine.
Complemento oggetto | Complemento di termine |
---|---|
Toccami il braccio. | Fatemi sapere. |
Lavatevi prima di venire a cena. | Vi chiamo appena ho fatto. |
Prendilo al volo. | Ditele di prendere anche del burro. |
Coloratele di rosso. | Fategli gli auguri da parte mia. |
Se il pronome svolge la funzione di complemento oggetto o di complemento di termine, sono possibili ambedue le forme, tonica e atona.
Forma tonica | Forma atona |
---|---|
Ho visto lui ieri. | L' ho visto ieri. |
Date una mano a noi. | Dateci una mano. |
Nota: In caso svolgano la funzione di complemento di termine, i pronomi tonici necessitano sempre della preposizione semplice "a".
Ad ogni modo, le forme toniche, al contrario di quelle atone, possono enfatizzare l'elemento sostituito:
Frase | Enfatizza |
---|---|
Hanno scelto me. | Chi hanno scelto? |
Mi hanno scelto. | Niente, constatazione di un fatto. |
A noi hanno detto di non entrare. | Cosa hanno detto a noi? |
Hanno detto a noi di non entrare. | A chi hanno detto di non entrare? |
Ci hanno detto di non entrare. | Niente, constatazione di un fatto. |
Cosa ci hanno detto? |
Per gli altri complementi indiretti apparte quello di di termine è obbligatorio l'uso della forma tonica:
- Per lui, oggi sarebbe meglio restare a casa.
- Parlami un po' di lei.
- Volete venire a cena con noi?
Posizionamento dei pronomi personali complemento
I pronomi personali complemento hanno una posizione variabile nella frase, secondo una base di vari criteri.
Posizionamento dei pronomi tonici
I pronomi tonici possono essere posti sia prima che dopo il predicato, acquisendo sfumature diverse di significato. Generalmente, si pone maggiore enfasi sul pronome quando questo è posto prima del predicato.
Dopo il predicato | Prima del predicato |
---|---|
Devi parlare con me. | Con me devi parlare. |
Vado a prendere lui. | Lui vado a prendere. |
Stavano chiacchierando su di voi. | Su di voi stavano chiacchierando. |
Posizionamento dei pronomi atoni
I pronomi atoni con i verbi di modo finito, ad esclusione dell'imperativo, si pongono prima del verbo:
Esempi | Esempi |
---|---|
Ti do ragione. | Domani gli date il regalo? |
Ci dareste una mano? | Aspettate un attimo, vi dobbiamo chiedere una cosa. |
Fa eccezione il pronome semiatono "loro", che va posto sempre dopo il predicato:
- La polizia disse loro di fermarsi.
- Se li vedete in difficoltà, date loro il vostro aiuto.
I pronomi atoni, con i verbi di modo indefinito e con l'imperativo affermativo si fondono con il predicato, andando alla fine di quest' ultimo. In caso dell'infinito, questo perde l'ultima vocale:
Esempi | Esempi |
---|---|
Posso chiederti un favore? | Voglio vederti danzare. |
Dandogli domani il regalo, farete una bella sorpresa. | Prendimi l'olio nella dispenza. |
Con l'imperativo negativo il pronome può andare sia prima sia dopo il verbo:
Prima del verbo | Dopo il verbo |
---|---|
Non lo fare. | Non farlo. |
Non mi toccare. | Non toccarmi. |
In caso ci siano più verbi, uno di modo finito e uno di modo indefinito, più precisamente all'infinito, il pronome atono può andare sia prima del verbo di modo definito oppure dopo il verbo di modo indefinito:
Prima del verbo | Dopo il verbo |
---|---|
Giulia, ti voglio fare una domanda. | Giulia, voglio farti una domanda. |
Gli sono andato a dire quello che dobbiamo fare domani. | Sono andato a dirgli quello che dobbiamo fare domani. |
Con i verbi "fare" e "lasciare" con valore causativo il pronome va sempre prima del verbo coniugato:
- Va bene, ti faccio giocare un po'.
- Vi lascio andare.
Con i verbi "sembrare" e "parere" seguiti da un infinito, il pronome va dopo il verbo all'infinito:
- Pareva pensarlo.
- Sembrava farlo di proposito.
In caso il verbo all'imperativo sia monosillabico è richiesto il raddoppio della consonante del pronome atono (tranne in caso di "gli"):
- Dimmi cosa devo prendere al supermercato.
- Facci un favore.
- Valle a prendere la sciarpa.
- Dice di avere la febbre, sentigli la fronte.
I pronomi atoni in combinazione
I pronomi personali complemento in forma atona possono essere usati in combinazione, ponendo prima quello che va a sostituire il complemento di termine e per secondo quello che svolge la funzione di complemento oggetto (o, in caso del pronome "ne", un complemento introdotto dalla preposizione "di" o di una sua forma articolata). In tale situazione, il primo pronome cambia forma. In caso delle terze persone, singolare e plurale, si usa sempre "gli", il quale va unito al pronome che segue.
Pronome atono | Forma mutata | Esempio |
---|---|---|
mi | me | Me ne dai uno anche a me? |
ti | te | Te l'avevo già chiesto. |
gli | glie- | Glielo direi pure, però non so che reazione potrebbe avere. |
le | ||
ci | ce | Ce l'ha prestata Marco, la bici. |
vi | ve | Ve ne chiedo solo un po'. |
gli | glie- | Glielo avevo detto che si dovevano stare ferme. |
loro |
Ripetizione dei pronomi personali complemento
Nell'italiano parlato, solitamente informale, in caso ad essere sostituito sia un complemento di termine, è frequente impiegare due pronomi personali complemento nella stessa frase, uno in forma tonica e l'altro in forma atona.
Motivazione | Esempi |
---|---|
Si vuole enfatizzare il complemento in questione: | Te l'avevo detto a te di chiamarlo! |
Me l'hanno dato a me, quindi è mio. | |
L' intonazione della frase necessita una sillaba in più, o semplicemente è più facile da pronunciare grazie all'aggiunta del pronome atono: | A te ti abbiamo preso una pizza ai quattro formaggi. |
A me m' hanno detto che si poteva entrare. |
Nota: La seconda motivazione per cui si aggiunge il pronome atono è la medesima per cui si aggiunge la particella "ci" con il verbo avere:
- Hai da fare?
- C' hai da fare?