I gradi dell'aggettivo qualificativo
Introduzione
La lingua italiana suddivide gli aggettivi qualificativi sulla base del loro grado.
Gli aggettivi che indicano semplicemente una qualità si dicono di grado positivo. Ad esempio:
- Questo salame è piccante.
- Ho dell'acqua fresca, se vuoi.
Il grado comparativo
Un aggettivo è di grado comparativo quando stabilisce un confronto fra più elementi. Un comparativo può essere:
- di maggioranza
- Si usa il comparativo di maggioranza quando si vuole esprimere il dato che il primo termine di paragone presenta una qualità in misura maggiore rispetto al secondo termine di paragone:
- Luca è più alto di Laura.
- di minoranza
- Si usa il comparativo di minoranza quando si vuole esprimere il dato che il primo termine di paragone presenta una qualità in misura minore rispetto al secondo termine di paragone:
- Luca è meno alto di Francesco.
- di uguaglianza
- Si usa il comparativo di uguaglianza quando si vuole esprimere il dato che il primo ed il secondo termine di paragone presentano una qualità in ugual misura:
- Laura è alta quanto Carla.
I comparativi di maggioranza e di uguaglianza
Il comparativo di maggioranza si costruisce ponendo l'avverbio "più" prima dell'aggettivo qualificativo. Per costruire il comparativo di minoranza, invece, si mette l'avverbio "meno" prima dell'aggettivo. In entrambi i casi si introduce il secondo termine di paragone con la preposizione "di" la congiunzione "che" o con una delle locuzioni "rispetto a" o "piuttosto che".
A seguire la lista dei casi in cui usare le varie parole per introdurre il secondo termine di paragone. Nella spiegazione, per completezza, sono stati inclusi i casi in cui si comparano verbi o altro piuttosto che aggettivi qualificativi.
Si usa "di" oppure "rispetto a" quando il paragone è dato da un aggettivo, il soggetto è un nome o un pronome e:
Caso | Esempi |
---|---|
il secondo termine di paragone è un nome od un pronome non preceduto da preposizione: | Sei più resistente rispetto a me. |
Questo tavolino è più tosto di una roccia. | |
il paragone è basato su differenze tra archi temporali: | Sei meno abbronzato di prima. |
Sono più bravo rispetto a due anni fa. |
Nota: Se usato come termine di paragone, l'avverbio di tempo "mai" è introdotto da "che" (es. "Meglio tardi che mai").
Si usa "che", o "piuttosto che", quando si paragonano:
Caso | Esempi |
---|---|
due complementi riferiti allo stesso soggetto: | Questo tavolo è meno largo che lungo. |
È più per bellezza che per utilità. | |
due complementi inerenti ad un altro verbo: | Veramente ti piace più stare a casa che uscire? |
Lo vedo più come bidello piuttosto che come insegnante. | |
due complementi retti da preposizione: | Sei più gentile con Anna che con me. |
Penso più ad impegnarmi che a lamentarmi. |
Quando si introduce il secondo termine di paragone con la congiunzione "che", è possibile posizionare l'avverbio "più" davanti a tale congiunzione invece che davanti al primo termine di paragone:
- È bello più che utile.
- Veramente ti piace stare a casa più che uscire?
- Lo vedo come bidello più che come insegnante.
Nei casi in cui normalmente si userebbero "di" o "rispetto a, si possono invece impiegare "che" o "piuttosto che" quando si vuole dare un senso di stupore:
- Sei più resistente tu che io.
- È più tosto questo tavolino che una roccia.
- Sei meno abbronzato adesso che prima.
- Sono più bravo ora piuttosto che due anni fa.
Il comparativo di uguaglianza
Si ottiene il comparativo di uguaglianza introducendo il secondo termine di paragone con "quanto" o "come". In genere "quanto" si usa quando si paragonano qualità quantificabili:
- Laura è alta quanto/ come Carla.
- Sei rosso come un pomodoro.
Per enfatizzare l'uguaglianza, è possibile inserire "tanto" prima dell'aggettivo o prima di "quanto":
- Laura è tanto alta quanto Carla.
- Laura è alta tanto quanto Carla.
Quando il comparativo di uguaglianza è usato per comparare delle azioni, si usa "quanto" quando si considerà la quantità, mentre si usa "come" o "uguale a come" quando si considera il modo in cui avviene l'azione:
- Ho lavorato quanto te.
- L' ho fatto (uguale a) come l'ha fatto Roberto.
Il grado superlativo
Gli aggettivi di grado superlativo esprimono una qualità in misura elavata. Un superlativo può essere:
- assoluto
- Un aggettivo di grado superlativo assoluto esprime una qualità che è considerata oggettivamente intensa.
- Oggi è caldissimo.
- relativo
- Un aggettivo di grado superlativo relativo esprime una qualità che caratterizza un elemento più o meno di tutti gli altri elementi del gruppo.
- Carolina è la più alta della classe.
Il superlativo assoluto
Il superlativo assoulto si può formare in vari modi: aggiungendo un suffiso od un prefisso all'aggettivo, oppure accostandogli un quantificatore.
- aggiungendo il suffisso "-issimo"
- aggiungendo un prefisso
- accostando un avverbio intensificatore
- ripetendo più volte l'aggettivo
Le varie modalità di costruzione del superlativo assoluto sono descritte nelle apposite sezioni, tranne l'ultimo metodo, che, per la sua brevità, verrà esposto qui di seguito.
Il superlativo assoluto può essere il frutto del raddoppiamento di un aggettivo. Tale metodo è adoperato per lo più nel lingaggio infantile:
- Mamma guarda, un cane grande grande!
- C'era una volta, in un regno piccolo piccolo..
Il suffisso "-issimo"
Il suffisso che viene aggiunto agli aggettivi per formare il superlativo assoluto, nella quasi totalità dei casi, è "-issimo":
Aggettivo di grado positivo | Superlativo assoluto | Esempio |
---|---|---|
buono | buonissimo | Questa anguria è buonissima. |
veloce | velocissimo | Sei stato velocissimo! |
Nell'italiano contemporaneo, un numero assai limitato di aggettivi prende il suffisso "-errimo":
Aggettivo di grado positivo | Superlativo assoluto |
---|---|
acre (fig.) | acerrimo |
celebre | celeberrimo |
integro (onesto) | integerrimo |
Gli aggettivi "acerrimo" e "integerrimo" non sono più percepiti come superlativi assoluti, bensì come normali aggettivi qualificativi di grado positivo, rendendo così possibile la costruzione di altri superlativi a partire da essi. Un' espressione comune è "il più acerrimo nemico", come in:
- Il tempo è il mio più acerrimo nemico.
Gli aggettivi terminanti in "-eo", "-io" oppure "-uo" non possono formare il superlativo assoluto con il suffisso "-issimo". Essi usano quindi un prefisso o un avverbio intensificatore.
I prefissi del superlativo
Un modo per formare il superlativo assoluto è quello di mettere un prefisso all'aggettivo da intensificare. I prefissi più comuni sono "stra-", "super-" ed "iper-" ed "sovra-". Di questi, "stra-" è l'unico che può essere usato incondizionatamente, con qualsiasi aggettivo e in qualsiasi contesto.
- stra-
- Il prefisso "stra-" è il più comune. Esso indica semplicemente grande intensità e può essere usato incondizionatamente con qualsiasi aggettivo e in qualsiasi contesto.
- Il tuo amico è strasimpatico.
- Questa mozzarella è strabuona.
- super-
- Il prefisso "super-" è usato per indicare grande intensità. Può essere usato allo stesso modo di "stra-" ma è meno comune.
- Il film era superbello.
- L' esercizio era superfacile.
Aggettivo Significato supersonico che ha velocità superiore al suono superalcolico di bevanda, avente un contenuto di alcol superiore al 21% - iper-
- Il prefisso "iper-" indica intensità estrema. Non è molto comune.
- È iperbuono!
- Ma è iperfantastico!
Aggettivo Significato iperattivo si dice di persona molto o troppo attiva ipercalorico che fornisce calorie in quantità eccessiva - sovra-
- Il prefisso "sovra-" indica quantità eccessiva:
- Il Pakistan è uno Stato sovrappopolato.
- Le fragole sono sovrabbondanti, non riusciremo a finirle tutte.
Gli avverbi intensificatori
Una pratica molto comune è quella di formare il superlativo assoluto mediante l'uso di un avverbio che intensifichi l'aggettivo. Questa pratica può essere messa in atto con qualsiasi aggettivo qualificativo, convenientemente anche con quelli che non ammettono l'aggiunta di suffissi o prefissi. Gli avverbi più utilizzati a tal proposito sono:
Avverbio | Descrizione | Esempio |
---|---|---|
molto | Indica gran intensità. È il più comune avverbio intensificatore. | Il tuo lavoro è molto bello. |
assai | Uguale a "molto", ma meno comune. | Scalare una montagna è assai faticoso. |
veramente/ davvero | Indica intensità maggiore a "molto". Esprime un senso di verità. | Il pranzo di ieri era veramente buono. |
proprio | Indica intensità maggiore a "molto". | Sei proprio intelligente. |
particolarmente | Indica gran una gran intesità, che è particolare nel suo essere. | Il documentario sulle tecnologie aerospaziali è stato particolarmente interessante. |
straordinariamente | Indica un' intensità fuori dal comune. | Laura è straordinariamente brava con i numeri. |
totalmente/ completamente | Indica che l'aggettivo si applica in tutto e per tutto. | La tua amica va totalmente matta per quel cantante. |
tutto | Uguale a "totalmente", ma informale. | Sei tutto rosso. |
Il superlativo relativo
Il superlativo relativo si ottiene tramite una delle tre costruzioni:
- articolo determinativo + più/ meno + aggettivo qualificativo:
- Sono il più bello.
- Il telefono che ho comprato era il meno costoso.
- Il più lungo dura 8 ore.
- articolo determinativo + sostantivo + più/ meno + aggettivo qualificativo:
- Sono il ragazzo più simpatico al mondo.
- Come mai hai comprato il telefono meno costoso?
- articolo determinativo + più/ meno + aggettivo qualificativo + sostantivo:
- È il più bel cane di sempre.
- È stato il più interessante spettacolo di tutto l'evento.
Opzionalmente, può essere presente un complemento relativamente a cui il superlativo è valido. I complementi possibili sono:
Complemento | Esempi |
---|---|
complemento partitivo | Maria è stata la più veloce tra tutti gli studenti. |
Marco è il meno alto della squadra. | |
complemento di tempo | Il tuo è stato il punteggio più alto del mese. |
L' anno scorso è stato l'anno più caldo dal 1892. | |
complemento di luogo | Il Monte Bianco è il monte più alto d'Italia. |
Lui è il cantante più famoso da Roma in giù. |
Se il complemento non è presente, il superlativo relativo è generico oppure è dato dal contesto:
- Questo libro è il più interessante (di tutti, tra questi, ecc..).
- Oggi è il giorno più lungo (di sempre/ dell'anno, ecc..).
Comparativi e superlativi sintetici
Alcuni aggettivi presentano delle forme sintetiche per il comparativo di maggioranza ed il superlativo relativo.
Grado positivo | Comparativo di maggioranza | Superlativo relativo | Superlativo assoluto |
---|---|---|---|
buono | più buono | il più buono | buonissimo |
migliore/ meglio | il migliore/ il meglio | ottimo | |
cattivo | più cattivo | il più cattivo | cattivissimo |
peggiore/ peggio | il peggiore/ il peggio | pessimo | |
grande | più grande | il più grande | grandissimo |
maggiore | il maggiore | massimo | |
piccolo | più piccolo | il più piccolo | piccolissimo |
minore | il minore | minimo | |
alto | più alto | il più alto | altissimo |
superiore | - | supremo/ sommo | |
basso | più basso | il più basso | bassissimo |
inferiore | - | - | |
vicino | più vicino | il più vicino | vicinissimo |
- | il prossimo | prossimo |
In contesti sorvegliati, le forme "migliore" e "peggiore" sono da preferire alle forme alternative "meglio" e "peggio".
Gli aggettivi "superiore" e "inferiore", che fondamentalmente significano "più alto" e "più basso", possono riferirsi a qualsiasi concetto che possa essere misurato o ordinato, anche figurativamente:
- Il bagno si trova al piano superiore.
- I malcapitati hanno subìto fratture agli arti inferiori.
- La temperatura deve essere superiore ai 400° centigradi.
- Il punteggio è inferiore alle aspettative.
Se uno dei due aggettivi sopramenzionati è riferito ad un concetto non misurabile o ordinabile, la relazione è allora posta sull'aspetto qualitativo:
- Perché ti credi inferiore a lui?
- Secondo te, i processori RISC-V sono superiori agli x86?
Gli aggettivi "maggiore" e "minore" possono essere usati in riferimento a concetti misurabili o ordinabili:
- I costi non devono essere maggiori ai guadagni.
- Dovete risolvere il problema nel minor tempo possibile.
- Quanti anni ha tuo fratello maggiore?
- 5 è minore di 2.
Essi, però, non possono essere usati per comparare la grandezza spaziale delle cose:
- Questo coltello è
maggiorepiù grande di quello. - Avete dei bicchieri
minoripiù piccoli?
Gli aggettivi "maggiore" e "minore", se riferiti a concetti non misurabili o ordinabili, si riferiscono all' aspetto della rilevanza (importanza):
- Quali sono i maggiori eventi del secolo scorso?
- Nella zona sono presenti città minori che contribuiscono relativamente al PIL nazionale.