Le proposizioni subordinate (analisi del periodo)
Introduzione
Le proposizioni subordinate per avere significato dipendono sempre da un'altra proposizione principale, coordinata o a sua volta subordinata.
Una subordinata è in forma esplicita quando il predicato è di modo finito:
- Se l'avessi voluto, l'avrei preso.
- Poiché il fiume era in piena, le autorità locali hanno evacuato la zona.
Mentre è in forma implicita quando il predicato è di modo indefinito:
- Hanno detto di voler bere solamente acqua.
- Sapendo di essere in torto, ha continuato comunque a ribattere.
Le subordinate completive
Le proposizioni subordinate completive si suddividono a loro volta in subordinate:
Subordinate soggettive
Le subordinate soggettive svolgono appunto la funzione di soggetto della proposizione indipendente (principale o coordinata). È sempre introdotta da un verbo in forma impersonale, compreso il "si" passivante:
- Bisogna premere il tasto a destra.
- A chi importa farlo in tempo!?
- Si dice che sia stato lui.
- Si pensa di andare al mare.
Subordinate oggettive
Le subordinate oggettive servono da complemento oggetto alla proposizione reggente:
- Spero non piova.
- Penso che abbiate ragione.
- Ti avevo detto di prendere quella rossa.
- Non ricordo di averlo mai detto.
Subordinate interrogative indirette
Le subordinate interrogative indirette possono esprimere una domanda oppure un dubbio.
- Le avevo già chiesto se volesse venire.
- Chiedigli quale risposta sia quella giusta.
- Non sapevo se dovessi fare prima lo scritto o l'orale.
- Non si capisce cosa voglia intendere.
- Gli ho domandato se ci sarebbe andato o se sarebbe rimasto comunque a casa.
Nell'ultimo esempio sono presenti due subordinate interrogative indirette, dove la seconda è anche disgiuntiva.
Le subordinate circostanziali
Le proposizioni subordinate circostanziali esprimono informazioni addizionali e non indispensabili alla proposizione reggente.
Le subordinate circostanziali si suddividono in:
Subordinate relative
Le proposizioni relative propriamente sarebbero da categorizzare come "attributive" anziché "circostanziali". Esse fungono infatti da attributo, nel senso che descrivono il sostantivo a cui si riferiscono. Le subordinate relative si dividono in:
- restrittive, ovvero quando forniscono informazioni indispensabili alla comprensione della frase. In questo caso non sono necessarie virgole tra la subordinata relativa e la proposizione reggente:
- Il cane che ieri stava al parco credo fosse un dobermann.
- È molto interessante il film che mi hai consigliato.
- Hai capito il discorso che ti ho fatto!?
- Il ragazzo che è arrivato terzo alla gara ieri ha molto talento.
- esplicative, ovvero quando forniscono informazioni superflue. In questo caso sono necessarie le virgole tra la subordinata relativa e la proposizione reggente:
- Il mio cane, a cui voglio troppo bene, è un dobermann.
- Questo film, che è anche adatto ai più piccoli, è molto interessante.
- Il discorso di ieri, che non dovrebbe essere tirato fuori davanti agli altri, lo finiremo stasera.
- Il ragazzo che è arrivato terzo alla gara ieri, che, devo dire, ha molto talento, secondo me vincerà tutto il campionato.
Subordinate causali
Le subordinate causali servono ad esprimere la causa della reggente:
- Sono uscito con gli amici perché non avevo niente da fare a casa.
- Siccome faceva freddo, siamo tornati a casa.
- Visto che non ti va, lo mangio io.
- Sono stracontento di aver passato l'esame.
- Avendo camminato per tutte queste ore, adesso mi voglio sedere un po'.
- È stato criticato per aver rubato l'idea.
Subordinate finali
Le subordinate finali esprimono il fine della proposizione reggente:
- Ti ho chiamata perché volevo sentirti.
- Hanno chiuso la strada affinché nessuno calpesti il cemento fresco.
- I secchioni si mettono al primo banco per ascoltare meglio.
- Sono andato al parco a farmi una camminata.
Subordinate condizionali
Le subordinate condizionali esprimono la condizione per cui si verifichi il contenuto della reggente.
- Se vivevi qui, come mai non conosci le vie?
- In caso è già andata a casa, possiamo partire.
- Se consegnerai il compito entro oggi, riceverai un bonus.
- Se fossi ricco, ricostruirei Roma.
- Se avessi un cane, lo porterei a spasso tutti i giorni.
- Facendo più attività fisica, ti metteresti in forma.
- A stare con sempre con lui, diventi anche tu un fannulone.
Subordinate consecutive
Le subordinate consecutive esprimono la conseguenza della reggente:
- Ha piovuto così tanto che è straripato il fiume.
- La pasta era talmente piccante che sono stati tutti male.
- Gianluca è tanto alto da doversi abbassare quando entra in casa.
- Si è arrabbiata fino al punto di mettersi a piangere.
Come si può vedere è sempre necessario un avverbio che quantifichi la proposizione reggente.
Subordinate concessive
Le proposizioni subordinate concessive esprimono una condizione che comunque sia non compromette la riuscita della proposizione reggente. Per esempio:
- Benché fosse stanco, continuò a correre.
- Nonostante glielo abbia ripetuto più volte, se l'è scordato comunque.
- Per essere così basso, gioca bene a basket.
- Pur avendo moltissimi soldi, è depresso.
Subordinate temporali
Le subordinate temporali indicano il momento in cui si svolge la reggente:
- Parto di casa dopo aver chiamato Ale'.
- Giulia, quando si fa la doccia, canta sempre.
- Ogni volta che faccio qualcosa trovo sempre problemi.
- È caduto nel salire nel scale.
- Guardandosi allo specchio ha notato un capello bianco.
Subordinate comparative
Le subordinate comparative esprimono una comparazione di maggioranza, minoranza o uguaglianza:
- Questo dolce è molto più buono di quanto mi aspettassi.
- Non so se saremo così tanti come dice lui.
- Ha fatto meno storie di quante ne fa al solito.
- Prefersico andare a correre che giocare ai videogiochi.
Subordinate avversative
Le proposizioni subordinate avversative esprimono una contrapposizione con la proposizione reggente:
- Non sei nemmeno andato a comprare il sale, quando è dall'altro ieri che te lo dico!
- Giuseppe ha mangiato il pesce, mentre io mi sono preso un piatto di carne.
- Anziché chiederle come si chiamasse le ha chiesto subito il numero!
- Dallo a me invece di buttarlo.
Subordinate strumentali
Le subordinate strumentali indicano con che mezzo si è riusciti a fare qualcosa:
- Ha passato l'esame copiando.
- Si è fatto perdonare scusandosi.
Subordinate modali
Le subordinate modali descrivono appunto il modo in cui l'azione si è svolta:
- Salì sul treno piangendo.
- Mi ha guardato sorridendo.
Subordinate limitative
Le subordinate limitative delimitano l'ambito a cui si riferisce la proposizione reggente:
- Per quel che so, gli altri sono andati in centro.
- Secondo quanto dice, è innocente.
- In quanto a giocare a scacchi, ne sa sicuramente più di me.
Subordinate aggiuntive
Le subordinate aggiuntive aggiungono un'informazione alla reggente:
- Oltre ad aver comprato il giubbotto, si è comprato due paia di pantaloni.
- Oltre che bersi due calici di vino, si è bevuto anche gli amari a fine pasto.
Subordinate eccettuative
Le subordinate eccettuative descrivono l'eccezione per cui la reggente non ha luogo o che non ammette:
- Andiamo a ballare, a meno che tu non voglia fare altro.
- Domani si terranno i giochi sportivi annuali, salvo che non piova.
- Non possiamo far altro che andare a casa.
- Cosa vi rimane, se non prenderla bene?
Subordinate esclusive
Le subordinate esclusive descrivono un fatto che non ha avuto luogo:
- È andato a dormire senza neanche togliersi le scarpe.
- Se n'è andato senza che me lo dicesse.